Adriano - racconti e altro

La prima comparsa del cavallo nel paese degli ainu

Una donna molto bella aveva un marito. Era un tipo molto abile. Una volta andò sulle montagne e sparì. Ma di notte ritornò, portandosi un cervo sulla schiena. Dopo aver banchettato col cervo, andarono a letto. Ma nel cuore della notte, la donna pianse e urlò, dicendo: «Quest’uomo non è mio marito. Anche se con vergogna, dirò le cose come stanno. Il suo pene è così grande, così grande, così grande, che non entrerà nella mia vagina; e se dovesse entrare, io morirei.»

Allarmati dalle sue grida, i vicini corsero fuori e raggiunsero la sua casa; e un uomo forte prese un bastone e picchiò il marito, dicendo: «Tu devi essere un qualche tipo di diavolo.» Al che il marito si trasformò in un cavallo e corse via nitrendo. In seguito fu picchiato a morte.

La verità era che il marito era stato ucciso e sostituito dal cavallo. Quella fu la prima volta che gli ainu videro un cavallo. Nei tempi antichi, ogni genere di creatura poteva infatti assumere forma umana. Così si dice.

(Tradotta letteralmente. Raccontata da Penri il 12 luglio 1886.)

Commento

Altra versione di come il cavallo sia arrivato tra gli ainu, con un taglio decisamente diverso dalla precedente. Qui abbiamo una ulteriore conferma di alcuni elementi già visti: animali che assumono l’aspetto di esseri umani, tanto per cominciare, e che si trasformano in questo modo per desiderio di accoppiarsi con esseri umani. Se il cane della storia numero II aveva fatto uccidere il proprio padrone per sposarne la vedova, qui troviamo un cavallo che uccide direttamente un umano, per poi andare a letto con la vedova fingendosi il marito.

Sul piano storico, il cavallo arrivò tra gli ainu quasi sicuramente tramite i contatti coi giapponesi. La parola ainu per indicare il cavallo, umma, è pressoché identica alla parola giapponese corrispondente, uma. Si può dibattere sulla data precisa in cui il cavallo abbia fatto la sua comparsa tra gli ainu, ma che almeno la conoscenza di questo animale provenga dai giapponesi mi sembra abbastanza fuori discussione.