Adriano - racconti e altro

L’origine della lepre

D’un tratto c’era una grande casa sulla cima di una montagna, in cui vivevano sei persone vestite molto bene, ma che litigavano di continuo. Da dove venissero non si sa. A quel punto arrivò Okikurumi e disse: «Oh! Cattive lepri! Malvagie lepri! Chi non conosce la vostra origine? I bambini nel cielo si lanciavano l’un l’altro palle di neve e le palle di neve caddero nel mondo degli uomini. Siccome sarebbe stato un peccato sprecare qualcosa caduto dal cielo, le palle di neve furono trasformate in lepri, e quelle lepri siete voi. Voi, che abitate in questo mondo che appartiene a me, non dovreste litigare. Per cosa state facendo tanto baccano?»

Con queste parole, Okikurumi afferrò un tizzone ardente e con questo colpì a turno ognuno dei sei. Quindi tutte le lepri scapparono. Questa è l’origine della lepre[divina]; e per questa ragione il corpo della lepre è bianco, perché fatto di neve, mentre le sue orecchie – che sono il punto dove fu bruciata dal tizzone – sono nere.

(Tradotta letteralmente. Raccontata da Penri il 10 luglio 1886.)

Commento

Esistono altre storie che raccontano le origini della lepre. Secondo una tradizione a cui fa riferimento anche il quarto canto contenuto nello Ainu Shin’yōshu di Chiri Yukie, per esempio, le lepri erano in origine animali grandi come i cervi, ma poi furono ridotte alle dimensioni attuali da Okikirmui, dopo che una di loro era stata sorpresa a distruggere regolarmente le trappole sistemate dai cacciatori ainu. Come possiamo vedere, anche nel racconto di Chamberlain le lepri sono punite da Okikurumi (altra versione del nome Okikirmui), ma in questo caso si ritrovano soltanto con le orecchie bruciacchiate.

Curioso è l’accostamento tra lepri e cervi, due animali che in apparenza sono parecchio diversi tra loro, anche solo come dimensioni. Ha però una sua logica, almeno nella prospettiva degli ainu. Secondo loro, infatti, la carne delle lepri era simile a quella dei cervi, in quanto entrambe avevano un contenuto piuttosto basso di grassi. Basso rispetto alle carni preferite dagli ainu, quantomeno, che erano quella di orso e di balena. Se oggi la lepre è così diversa dal cervo, almeno come dimensioni, è perché Okikirmui ha creato la lepre attuale usando solo un pezzetto di carne della lepre originaria, come raccontato nello Ainu Shin’yōshu, oppure perché la lepre attuale è nata da un ciuffo di peli di cervo che Okikirmui aveva gettato via mentre macellava uno di quegli animali. In ogni caso, è sempre colpa di Okikirmui/Okikurumi.

Nel folklore ainu, il ruolo più caratteristico della lepre è quello del trickster, sempre pronta a fare scherzi, imbrogliare e causare danni, ma di solito non troppo gravi: i suoi sono più che altro dispetti, che non causeranno problemi seri all’eroe di turno. Potrebbero essere più dannose per le persone normali, certo, ma questo è un altro paio di maniche.