Adriano - racconti e altro

La ragione per cui non c’è un tempo fissato per gli umani per accoppiarsi

Anticamente, il Creatore convocò assieme tutti gli uccelli e le bestie, le divinità e i diavoli, allo scopo di insegnare loro la questione dell’accoppiamento. Così gli uccelli e tutti gli altri esseri di ogni tipo si radunarono e impararono dal Creatore quando accoppiarsi e quando partorire i propri piccoli.

Allora il Creatore disse al cavallo: «Oh, tu antenato divino dei cavalli! Sarebbe bene per te accoppiarti una primavera e partorire i tuoi figli nella primavera dell’anno successivo; e tu potrai mangiare ogni tipo di erba che cresce sulla terra.» A queste parole, il cavallo fu contento e subito trottò via. Ma, mentre partiva, scalciò Dio sulla fronte. Così Dio si arrabbiò parecchio e si premette la mano sulla fronte, tanto gli faceva male.

Nel frattempo, l’antenato degli uomini arrivò e chiese dicendo: «E per quanto riguarda me? Quando mi dovrò accoppiare?» A queste parole, Dio, che era ancora arrabbiato, rispose: «Quando ne hai voglia!» Per questa ragione, questa razza di creature che è chiamata uomo si accoppia in ogni momento.

(Tradotta letteralmente. Raccontata da Ishamashte il 12 luglio 1886.)