Quando il Creatore ebbe finito di creare questo mondo degli uomini, gli dèi buoni e cattivi erano tutti mescolati assieme in confusione, e cominciarono a litigare per il possesso del mondo. Questi litigavano – le divinità cattive volevano essere a capo del governo di questo mondo e le divinità buone volevano similmente essere al comando. Così si raggiunse l’accordo seguente: chiunque, al tempo dell’alba, fosse stato il primo a vedere il sole, avrebbe governato il mondo. Se le divinità cattive fossero state le prime a vederlo sorgere, allora avrebbero governato; se le divinità buone fossero state le prime, allora avrebbero governato loro. Così sia le divinità cattive che le divinità luminose guardavano verso il luogo da cui il sole sarebbe dovuto spuntare. Ma la volpe [dio], da sola, se ne stava a guardare verso ovest. Poco tempo dopo, la volpe gridò: «Vedo il sorgere del sole!» Quando le divinità, sia cattive che buone, si girarono a guardare, videro davvero il riflesso della luce del sole a ovest. Ecco perché le divinità luminose governano il mondo.

(Tradotta letteralmente. Raccontata da Ishanashte il 10 luglio 1886.)

Commento

Qui abbiamo un esempio di volpe in un ruolo positivo: come “campione” che fa vincere i buoni sui cattivi, grazie alla sua astuzia. Nel testo non è specificato, ma è verosimile che si tratti di una situnpe, per trovarsi in mezzo alle divinità maggiori in un momento così importante. Per il resto, di questa storia hanno già parlato Tylor e Chamberlain nell’introduzione alla raccolta, per cui non mi pare necessario aggiungere altro.