Adriano - racconti e altro

Nascita e battesimo

Prima della nascita, si preparano gli abiti per il bambino atteso, che è lavato non appena nato. I simboli divini sono posizionati e ringraziamenti sono offerti agli dèi. Soltanto le donne sono presenti in questa occasione. In genere, in ogni villaggio ci sono una o due donne anziane che agiscono da levatrici.

Il bambino può ricevere il nome in ogni momento. Ishanashte disse che avviene di solito dopo due o tre mesi dalla nascita, mentre Penri disse che era dopo due o tre anni. Il nome scelto è di solito collegato al bambino da qualche circostanza, ma a volte non ha alcun significato. Il nome dei genitori non è mai dato, perché sarebbe sfortunato. Come potrebbe, infatti, un bambino continuare a essere chiamato con quel nome, quando suo padre è diventato un uomo morto, e di conseguenza non può più essere nominato senza piangere?

(Trascritta a memoria. Raccontata da Penri e Ishanashte nel luglio 1886.)

Commento

Per approfondimenti sulle tradizioni ainu relative alle nascite, rimando al capitolo XXIV di Ainu life and lore, di Batchelor; per quanto riguarda la scelta dei nomi, al capitolo XXVIII dello stesso libro. Curioso notare che, se per gli ainu è sfortunato dare a un bambino il nome di una persona morta, per gli inuit della Groenlandia è invece fortunato, perché in questo modo il morto potrà rivivere nel neonato.