La leggenda della Morte
Anatole Le Braz (1859-1926) è uno studioso bretone che, nel corso della propria carriera, dedicò tempo ed energie alla raccolta di storie e tradizioni della sua terra, la Bretagna. Una di queste raccolte è dedicata alla figura dell'Ankou, ossia una personificazione della Morte che percorrerebbe le strade notturne col suo carretto trainato da cavalli scheletrici, per raccogliere le anime di chi sta morendo. Molte sono le storie e le superstizioni in cui questa figura appare coinvolta, spaziando dal tragico al grottesco, con punte non infrequenti di umorismo più o meno volontario, e non ovunque è descritta allo stesso modo. Ovunque o quasi, però, la troviamo in azione nelle storie raccontate in Bretagna.
La leggenda della Morte presso i bretoni armoricani è l'opera in cui Le Braz ha esposto tutto questo materiale e la sua prima edizione fu pubblicata nel 1893. La cosiddetta versione definitiva, accompagnata da note al testo inserite da Georges Dottin, risale al 1922 ed è quella che ho usato come riferimento per le mie traduzioni. È divisa in due tomi, per un totale di circa mille pagine, ed è estremamente improbabile che avrò tempo e voglia di tradurla integralmente. Per il momento è solo qualcosa che faccio per esercizio e per svago, quando non ho altre attività a cui dedicarmi, e la scelta dei capitoli da tradurre è arbitraria e dovuta ai miei interessi. In altri termini, se un capitolo mi piace, lo traduco; se mi entusiasma poco, oppure brulica di espressioni dialettali e gergali di difficile traduzione, passo oltre e lo rimando eventualmente a data da destinarsi (forse, chissà, staremo a vedere). Riassumendo, il testo è di Le Braz, le note al testo sono di Dottin, la traduzione in italiano è mia: così sapete con chi prendervela se qualcosa non vi convince.
La scansione dei libri originali è liberamente e legalmente accessibile sullo Internet Archive, dove sono raccolte svariate vecchie opere ormai non più vincolate da copyright e variazioni sul tema. Giusto per chi fosse interessato.